Articolo: Il PEP-TEST su saliva: a cosa serve e a chi va fatto?
Che cos’è la pepsina?
La pepsina è un enzima formato nello stomaco a partire dal pepsinogeno con lo scopo di aggredire e digerire le proteine ingerite con il cibo. La sostanza è attivata dal basso valore del pH gastrico dovuto all’acido cloridrico. Degli 8 sottotipi di pepsina, il più rappresentativo è la pepsina 3 che si attiva ad un pH variabile tra 2.4 e 2.8, anche se parte di essa può essere attivata anche a pH maggiori fino a 5 o 6. La pepsina è molto lesiva per i tessuti non preposti alla digestione, in particolare l’esofago, le alte vie aeree ed il polmone. Vista la sua attività anche a pH elevati, la terapia con gli inibitori della pompa protonica (PPI) non è sempre in grado di inattivare la pepsina e dunque di controllare sintomi extra-esofagei.
Reflusso gastroesofageo e pepsina
Il reflusso gastro-esofageo è una condizione patologica caratterizzata dal passaggio di materiale, liquido o gassoso dallo stomaco all’esofago. Sulla base del livello di acidità del contenuto, il reflusso può essere acido (pH <4.0), debolmente acido (pH 4.1-7.0) o alcalino (pH 7.0). Il reflusso non acido è chiamato anche con il termine di gassoso essendo il gas contenuto nello stomaco e non il fluido ciò che migra dallo stomaco con la postura eretta portando pepsina, acido cloridrico e sali biliari su per l’esofago fino a raggiungere le alte vie aeree e l’apparato respiratorio. Tale evento innaturale è causato da anomalie gastro-esofagee quali disturbi dello sfintere esofageo inferiore e superiore, l’ernia jatale e alterazioni della peristalsi esofagea (1-4).
Pepsina, tosse e vie aeree superiori
La presenza di pepsina a livello delle alte vie aeree e polmone è causa di un processo infiammatorio/irritativo cronico della mucosa che si estende alle terminazioni nervose sottostanti con conseguente stimolazione neurosensoriale di una serie di recettori che inviano segnali al sistema nervoso centrale per segnalare con la tosse o altri disturbi sensoriali come la sensazione del globo faringeo o disfagia la presenza di una sostanza altamente lesiva per le alte vie aeree. L’infiammazione dei tessuti del laringe, gola, bronchi e polmone, naso e orecchio è inoltre causa di sintomi frequentemente osservati come la disfonia, la disfunzione delle corde vocali, i polipi laringei, l’iperemia dei tessuti laringei, la faringodinia (dolore della gola), la presenza di muco in gola, il bruciore retrosternale, la salivazione abbondante, il bruciore della lingua, la rinite e in alcuni casi anche l’otite, le infezioni delle vie aeree e del polmone, il peggioramento dell’asma bronchiale e della broncopneumopatie ostruttiva cronica e a lungo termine anche della comparsa di tumore del laringe. In poche parole, la pepsina giunta dallo stomaco alle alte vie aeree è causa di molti disturbi coinvolgenti il polmone profondo, le vie aeree, la laringe, il faringe, il naso, le cavità del massiccio facciale e talora anche l’orecchio (5).
Perché è importante misurare la pepsina sulla saliva nei pazienti con tosse cronica o sintomi a carico delle alte vie aeree o malattie repsiratorie?
Misurare il dosaggio della pepsina su saliva è importante nella pratica clinica quotidiana come indagine di screening del reflusso gastro-esofageo in pazienti con sintomatologia compatibile con reflusso gastro-esofageo di tipo gassoso come sopra indicato e/o con sintomatologia tussigena in eccesso a quella attesa per singole patologie come l’asma bronchiale, i disturbi del sonno, l’obesità, la fibrosi polmonare, la fibrosi cistica, l’obesità, l’apnea notturna, sinusite cronica, rigetto post-trapianto polmonare.
Insieme alla fibrolaringoscopia che segnala la presenza segni indiretti di reflusso gastro-esofageo livello del laringe (2-4) e lo score di HULL (5), la misura della pepsina su saliva contribuisce a supportare l’ipotesi di reflusso gastro-esofageo e programmare i) un consulto con il gastroenterologo per l’esecuzione di gastroscopia e successivamente eventuale manometria esofagea e pH-impedenziometria esofagea oppure ii) iniziare il trattamento laddove gli esami invasivi non sono indicati o non possibili come nella giovane età o in presenza di malattie cardio-respiratorie o sistemiche importanti o non accetti da parte del paziente.
Come si esegue la misura della pepsina su saliva? Il PEP-TEST
Il Pep-test è il metodo oggi giorno utilizzato per dosare la pepsina su saliva (6). La specificità del test è dell’ 87% mentre la specificità dell’88%. La misura viene fatta su un quantitativo di saliva raccolta a domicilio dal paziente in una provetta all’ora indicata dal medico e portata in laboratorio per l’analisi.
Dove eseguire il pep-test salivare a torino?
Il PEP-test su saliva può essere eseguito presso il CMPT srl. Il test non è assolutamente invasivo e viene eseguito a domicilio sia sui bambini che sugli adulti. Valori di riferimento dei risultati sono riportati nel referto. Per prenotare il test inviare una richiesta a info@pneumotorino.it; sarete richiamati. Per ulteriori informazioni contattare direttamente il prof. R. Pellegrino (342 6151032).
BIBLIOGRAFIA
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