Articolo: Broncopneumopatia ostruttiva cronica (BPCO)
Cos’è la BPCO?
La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è un patologia caratterizzata dalla progressiva riduzione del flusso aereo non completamente reversibile. La malattia è di solito progressiva ed associata ad un risposta infiammatoria polmonare causata da inalazione di particelle o gas nocivi.
Dal punto di vista anatomopatologico, insieme alla bronchiolite cronica, un certo numero di pazienti manifesta anche segni di enfisema polmonare.
La causa più importante della malattia è il fumo di sigaretta.
La diagnosi di BPCO è basata sulla presenza di sintomi e storia di esposizione ai fattori di rischio e confermata dai test di funzionalità respiratoria.
L’approccio medico si basa su quattro step fondamentali:
- diagnosi e monitoraggio della malattia,
- riduzione dei fattori di rischio,
- trattamento della malattia in fase stabile,
- trattamento delle riacutizzazioni e dell’insufficienza respiratoria.
L’educazione del paziente può aiutare a migliorare la capacità di convivere con la malattia e lo stato di salute. Iniziare a discutere e a capire le problematiche legate alla progressione della malattia e alle sue fasi terminali, rappresenta un modo efficace per dissuadere il paziente dall’abitudine tabagica e per migliorare la risposta alle riacutizzazioni.
Diagnosi e monitoraggio della malattia
- Le caratteristiche cliniche più frequenti sono:
- Storia di esposizione a fattori di rischio (fumo di tabacco, fumo proveniente da combustibili per la cucina domestica e il riscaldamento).
- Tosse: presente in modo intermittente oppure ogni giorno, spesso presente tutto il giorno, raramente solo di notte.
- Catarro cronico: Qualunque tipo di espettorazione cronica può indicare la BPCO.
- La difficoltà respiratoria (dispnea): il sintomo è progressivo, tende a peggiorare nel tempo, è presente ogni giorno, peggiora con l’esercizio fisico e soprattutto durante le infezioni respiratorie.
- La spirometria indica la presenza di difetto ventilatorio ostruttivo come definito dalla riduzione del rapporto tra FEV1/VC <limiti inferiori della norma (5° percentile della distribuzione) dopo l’inalazione di un broncodilatatore. Altri test sono necessari per valutare appieno la malattia dal punto di vista dei volume polmonari possibilmente con la pletismografia corporea e della diffusione Alveolo-Capillare del Monossido di Carbonio (DLCO). Quest’ultimo test è utile per identificarne la componente enfisematosa.
Valutazione della gravità della BPCO
Quattro sono gli elementi base per valutare la gravità della malattia:
- Sintomi
- Gravità della ostruzione bronchiale (usando la spirometria)
- Rischio di riacutizzazioni
- Presenza di comorbidità
1- Misura dei sintomi: Per una valutazione completa dei sintomi esistono questionari validati come il COPD Assessment Test (CAT) o il Clinical COPD Questionnaire (CCQ). Il Questionario Modificato del British Medical Research Council (mMRC) dà solo una valutazione della dispnea.
2- Classificazione di gravità della ostruzione bronchiale nella BPCO
(basata sul VEMS post-broncodilatatore)
Nei pazienti con VEMS/CV <Limiti Inferiori della Norma:
GOLD 1: Lieve (FEV1 ≥ 80% del teorico),
GOLD 2: Moderato (FEV1 50-80% del teorico),
GOLD 3: Grave (FEV1 30-49% del teorico),
GOLD 4: Molto grave (FEV1 < 30% del teorico).
3- Rischio di riacutizzazioni: La riacutizzazione di BPCO è definita come un evento acuto caratterizzato da peggioramento dei sintomi respiratori del paziente che va oltre le normali variazioni giorno per giorno e porta ad un cambiamento nel trattamento. Esiste una certa correlazione tra rischio di future frequenti riacutizzazioni (2 o più all’anno) e storia di precedenti eventi trattati o gravità dell’ostruzione bronchiale.
4- Presenza di comorbidità: Numerose sono le comorbidità che si riscontrano frequentemente nei pazienti con BPCO: malattie cardiovascolari, osteoporosi, ansia e depressione, disfunzione del muscolo scheletrico, sindrome metabolica e cancro polmonare. Queste condizioni coesistenti influenzano qualità di vita, mortalità e numero di ricoveri ospedalieri.
Nelle ultime LG Gold la valutazione della gravità della BPCO è basata su 3 criteri: dispnea, grado di ostruzione bronchiale, e frequenza di riacutizzazioni.
• Sintomi
Sintomi Lievi (grado mMRC 0-1 oppure punteggio CAT <10): Paziente (A) oppure (C)
Sintomi Gravi (grado mMRC ≥2 oppure punteggio CAT ≥10): Paziente (B) oppure (D)
• Ostruzione Bronchiale
Basso Rischio (GOLD 1 o GOLD 2): Paziente (A) oppure (B)
Rischio Elevato (GOLD 3 o GOLD 4): Paziente (C) oppure (D)
• Riacutizzazioni
Basso Rischio ≤ 1 per anno e nessuna ospedalizzazione per riacutizzazioni: Paziente (A) oppure (B)
Rischio Elevato ≥ 2 per anno o ≥ 1 ospedalizzazione: Paziente (C) oppure (D)
Approccio terapeutico alla BPCO in fase stabile
Scopi della terapia sono essenzialmente due:
- Riduzione dei sintomi e della tolleranza allo sforzo e dello stato di salute
- Rallentamento della progressione della malattia, prevenzione delle riacutizzazioni e riduzione della mortalità.
A questi trattamenti vanno aggiunti la cessazione del fumo di sigaretta, programmi di riabilitazione allo sforzo, programma di vaccinazione anti-influenzale e anti-pneumococco, ossigenoterapia domiciliare, ventilo terapia ed eventuale terapia chirurgica (pneumoplastica e trapianto polmonare).
Riacutizzazioni
Definizione di riacutizzazione
Evento acuto con peggioramento dei sintomi respiratori tale da indicare la necessità di trattamento adeguato. Anche se le cause più frequenti sono le infezioni batteriche o virali, le riacutizzazioni possono trovare altre dovute a processi infiammatori acuti come da esposizione ad inquinanti ambientali, trombo-embolia polmonare, scompenso cardiaco, alterazione metaboliche, anemia, ed altre.
Valutazione della gravità in base a
- Emogasanalisi arteriosa: paO2 < 60 mm Hg con o senza PaCO2 > 50 mm Hg respirando aria ambiente;
- Radiografia del torace: immagini radiologiche dovute a polmonite, atelettasia, versamento pleurico e altre patologie;
- ECG;
- Esami ematochimici (alterazione dei globuli rossi e bianchi, VES, PCR, alterazioni metaboliche, renali, elettrolitiche);
- Presenza di catarro purulento.
Trattamento aggiuntivo
- Ossigenoterapia
- Antobioterapia
- Broncodilatatori (aumento del dosaggio)
- Corticosteroidi per via sistemica
- Controllo condizioni cardiovascolari, idriche e metaboliche
- Ventilazione meccanica non-invasiva/invasiva
Per saperne di più
- http://www.goldcopd.it/materiale/2014/pg2014.pdf
- http://www.simernet.it/home/Download/2013/Gestione%20BPCO_04.pdf
- http://www.rirl.org/respiratoryreview/NewResources/CCQ-us-english-week.pdf
- http://occmed.oxfordjournals.org/content/58/3/226/F1.expansion.html
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